Da bambino ero il solo a disegnare la mia mamma in carne e ossa e non quella sorta di burattino dal vestito triangolare che tutti i bimbi in tenera età rappresentano. La maestra mi disse un giorno: «Jonathan, sei stato bravissimo». Quel "bravissimo" mi spronò a vivere all'insegna dei colori più belli: il bianco e il nero. Non scambiatemi per uno dall'animo tormentato! Sono soltanto un ragazzo che, nato il 20 settembre '91 a Carrara, ha deciso di fare del disegno il suo mestiere o almeno, ne ha la speranza.
Ho iniziato questo viaggio frequentando l'istituto d'arte, ho continuato
modellando in oro i miei progetti a Valenza nel corso "for.al" e lo continuo ancora oggi con i miei schizzi che si tramutano in qualcosa...magari in qualcosa di bello, chissà! Disegno perché...è
la mia passione e quello che mi riesce meglio, più naturale, proprio come lo è un respiro. So che gli istanti più belli devono perdurare in eterno, così come quel giorno in cui la maestra mi
disse: «Jonathan, sei stato bravissimo».
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Le meraviglie di Jonathan
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